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“NON C’È”, IL GRANDE RITORNO DI EDOARDO BENNATO

di Piero Vittoria 

Edoardo Bennato torna sul mercato con l’album “Non c’è”, a cinque anni dal suo precedente lavoro “Pronti a salpare”. Il disco comprende 23 canzoni nel doppio vinile e 20 nel cd, fra inediti e nuove versioni di suoi grandi classici.

È un’operazione decisamente riuscita: le vecchie canzoni trovano una rinnovata linfa in queste versioni che ne ribadiscono l’immortale bellezza e gli inediti sono tutti di grandissimo livello, insomma Edoardo Bennato non delude mai ripagando la lunga attesa di suoi fan con un lavoro completo e ben realizzato. C’è una decisa continuità stilistica e tematica fra il Bennato dei tempi d’oro e quello di oggi, rocker e cantautore in stato di grazia che ha tanto da insegnare alle nuove leve della musica nostrana.

Bennato, infatti, denunciava all’epoca e lo fa ancora adesso, mantenendo fede al suo stile riconoscibile e unico. I suoi testi non risentono del passare del tempo anzi sono attualissimi: le liriche degli inediti graffiano andando a colpire ancora una volta nel segno come facevano  e fanno ancora quelle dei suoi storici brani. 

La tracklist di "Non c’è" scorre benissimo e si arriva alla fine dell’ascolto con la voglia di tornare indietro e ricominciare da capo. Molto d’impatto la cover del disco, che rappresenta la prima pagina di un quotidiano. L’album è figlio del periodo che stiamo vivendo: Edoardo Bennato infatti non si è fermato neanche nei lunghi giorni di lockdown continuando a scrivere e alla fine il frutto di questo suo momento di grande ispirazione ha portato all’uscita di "Non c’è".

Fra gli inediti si segnalano la splendida title track, “La realtà non è questa”, nella quale Edoardo torna a collaborare con il fratello Eugenio scattando una fotografia dell’Italia della pandemia, poi il rock blues “Il mistero della pubblica istruzione” che riporta indietro nel tempo, e “La bella addormentata”, in cui il pop incontra il rock. Molto riuscite altresì “L’uomo nero”, che vede il featuring di Clementino, e la graffiante “Maskerate”.  Nel disco c’è anche Morgan che accompagna Bennato piano e voce in “Perché”.

Fra i classici le immortali “Mangiafuoco”, “L’isola che non c’è”, “Cantautore”, “Non farti cadere le braccia” e “Salviamo il salvabile”, proposte in una veste che non va a dissacrare l’originale, anzi ne mette in rilievo l’ancora forte attualità. Bella anche “Le ragazze fanno grandi sogni”, molto simile però all’originale. 

Edoardo Bennato si conferma un sognatore, uno che non la lascia a dire e non ama cavalcare le mode rimanendo sempre fedele a se stesso. "Non c’è" è un lungo viaggio in bilico fra passato, presente e futuro che conferma ancora una volta l'artista partenopeo come un autentico pezzo da novanta della nostra musica.                  

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