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40 anni senza Bob Marley, il mito del reggae

40 anni senza Bob Marley. Il mito del reggae. L'attivista che si batteva contro il razzismo e l'ingiustizia sociale. "Legend", il greatest hits che riassume tutto il meglio della sua produzione, è uno degli album più venduti di sempre nonché il disco reggae più acquistato in assoluto. Ma chi era Bob Marley? Era un uomo del suo tempo che credeva, però, nell'idea di un mondo diverso, da lui portata avanti in maniera pacifica e sotto l'egida della musica, della marijuana e della religione rastafari. 

Un progetto di vita, il suo, forse meno politico e "militante" di quello di John Lennon, ma con il medesimo obiettivo: disegnare un domani diverso, alternativo, dove tutti potessero stare in armonia tra loro. Purtroppo fu proprio per non venir meno al suo credo religioso che Marley si decise troppo tardi a curare una forma di melanoma maligno alla pelle, cresciuta sotto l’unghia dell’alluce. E così, l'11 maggio 1981, ci lasciò. 

Il catalogo musicale di Bob ha venduto milioni di album in tutto il mondo e, tra i riconoscimenti ottenuti, sono inclusi la Rock and Roll Hall of Fame (1994) e la Ascap Songwriters Hall of Fame (2010), un Grammy Lifetime Achievement Award (2001), oltre a numerose Nomination nella Grammy Hall Of Fame ed una stella nell’Hollywood Walk of Fame (2001). Capolavori in grado di trasmettere l’eredità artistica, sociale e spirituale di un personaggio che, nell’era digitale, continua ad avere un successo straordinario sul pubblico di ogni età, risultando, secondo i social media, l’artista più popolare di qualsiasi celebrità postuma, con la pagina Facebook ufficiale seguita da quasi 70 milioni di fan. 

Uprising” è l'ultimo album uscito prima della morte di Marley, che contiene alcune delle canzoni più belle del musicista giamaicano, oltre che alcuni dei messaggi più significativi. Un disco profondamente spirituale da cui è scaturito il fortunato tour che avrebbe portato al concerto del 27 giugno 1980 allo stadio San Siro di Milano. Fu la sua prima ed ultima volta in Italia. Un evento epocale per il nostro Paese e per la sua musica dal vivo.


All’evento di Milano, che vide la partecipazione di

 Pino Daniele in qualità di supporter, presero parte oltre 100.000 spettatori, in un clima di festa pacifica scandita da capolavori come la leggendaria 'Redemption Song'. Bob Marley ha pubblicato successi intramontabili come “Legend”, album reggae più venduto al mondo, “Exodus” e “Natty Dread”. Capolavori in grado di trasmettere l’eredità artistica, sociale e spirituale di un artista ancora oggi mitico.

Tra i suoi album non può ovviamente mancare “Bob Marley & The Wailers-Live Forever: The Stanley Theatre, Pittsburgh”, edizione ufficiale dell’ultimo storico concerto live del “profeta” del reggae. 

Poco più di 40 anni fa, infatti, il 23 settembre 1980 Marley e la sua band, The Wailers, si esibivano con il loro “Uprising Tour” in Pennsylvania, allo Stanley Theater. Sarebbe stato il suo ultimo concerto, prima della prematura scomparsa. Diventato un eroe per milioni di persone grazie a canzoni che parlano di sofferenza e salvezza, sebbene esausto e già provato dalla malattia, in quella serata memorabile Bob Marley propose una grandiosa e trionfale setlist.  

Successi come Coming in from the Cold, Work, Could You Be Loved, la leggendaria Redemption Song e Zion Train (tratti dall’album pubblicato quell’anno, “Uprising”) ma anche classici del suo repertorio come Positive Vibration, No Woman, No Cry, Jamming, Exodus e Is This Love. Anni dopo Roger Steffens, biografo ufficiale di Marley, dichiarò: «Bob salì su quel palco sapendo di essere condannato ma, ascoltando lo show, non ci sono segni di dolore, nessuna debolezza: è un'emozione straordinaria». Ancora oggi sentiamo la mancanza di questo mito immortale e indimenticabile. Get Up, Stand Up.

Oggi l’artista avrebbe 75 anni. il messaggio di libertà e amore del profeta del reggaeÈ così possibile ripercorrere i capolavori della sua discografia, in una veste fedele alle storiche edizioni della Island Records, etichetta fondata nel 1959 dal businessman e produttore inglese Chris Blackwell. 

40 anni senza Bob Marley. Il mito del reggae. L'attivista che si batteva contro il razzismo e l'ingiustizia sociale. "Legend", il greatest hits che riassume tutto il meglio della sua produzione, è uno degli album più venduti di sempre nonché il disco reggae più acquistato in assoluto. Ma chi era Bob Marley? Era un uomo del suo tempo che credeva, però, nell'idea di un mondo diverso, da lui portata avanti in maniera pacifica e sotto l'egida della musica, della marijuana e della religione rastafari.

Un progetto di vita, il suo, forse meno politico e "militante" di quello di John Lennon, ma con il medesimo obiettivo: disegnare un domani diverso, alternativo, dove tutti potessero stare in armonia tra loro. Purtroppo fu proprio per non venir meno al suo credo religioso che Marley si decise troppo tardi a curare una forma di melanoma maligno alla pelle, cresciuta sotto l’unghia dell’alluce. E così, l'11 maggio 1981, ci lasciò.

40 anni senza Bob Marley

Il catalogo musicale di Bob ha venduto milioni di album in tutto il mondo e, tra i riconoscimenti ottenuti, sono inclusi la Rock and Roll Hall of Fame (1994) e la Ascap Songwriters Hall of Fame (2010), un Grammy Lifetime Achievement Award (2001), oltre a numerose Nomination nella Grammy Hall Of Fame ed una stella nell’Hollywood Walk of Fame (2001).

Capolavori in grado di trasmettere l’eredità artistica, sociale e spirituale di un personaggio che, nell’era digitale, continua ad avere un successo straordinario sul pubblico di ogni età, risultando, secondo i social media, l’artista più popolare di qualsiasi celebrità postuma, con la pagina Facebook ufficiale seguita da quasi 70 milioni di fan. Tra i suoi album non può ovviamente mancare “Bob Marley & The Wailers-Live Forever: The Stanley Theatre, Pittsburgh”, edizione ufficiale dell’ultimo storico concerto live del “profeta” del reggae.

Un mito immortale e indimenticabile

Poco più di 40 anni fa, infatti, il 23 settembre 1980 Marley e la sua band, The Wailers, si esibivano con il loro “Uprising Tour” in Pennsylvania, allo Stanley Theater. Sarebbe stato il suo ultimo concerto, prima della prematura scomparsa. Diventato un eroe per milioni di persone grazie a canzoni che parlano di sofferenza e salvezza, sebbene esausto e già provato dalla malattia, in quella serata memorabile Bob Marley propose una grandiosa e trionfale setlist. 

Successi come Coming in from the Cold, Work, Could You Be Loved, la leggendaria Redemption Song e Zion Train (tratti dall’album pubblicato quell’anno, “Uprising”) ma anche classici del suo repertorio come Positive Vibration, No Woman, No Cry, Jamming, Exodus e Is This Love. Anni dopo Roger Steffens, biografo ufficiale di Marley, dichiarò: «Bob salì su quel palco sapendo di essere condannato ma, ascoltando lo show, non ci sono segni di dolore, nessuna debolezza: è un'emozione straordinaria». Ancora oggi sentiamo la mancanza di questo mito immortale e indimenticabile. Get Up, Stand Up.

Le edicole celebrano Bob Marley per i suoi 75 anni. La discografia del mitico artista giamaicano è infatti arrivata da tutti i giornalai, in 17 cd da collezione, costituendo un’imperdibile raccolta che riunisce gli album da studio originali e i migliori concerti live. Una collana per celebrare, nel 75° anniversario della nascita, il messaggio di libertà e amore del profeta del reggae.

Ciascuna uscita, in formato digipack a cadenza settimanale, è arricchita per la prima volta da un booklet con contenuti inediti. Imperdibile. È così possibile ripercorrere i capolavori della sua discografia, in una veste fedele alle storiche edizioni della Island Records, etichetta fondata nel 1959 dal businessman e produttore inglese Chris Blackwell.

Le edicole celebrano Bob Marley per i suoi 75 anni

La prima pubblicazione è stata “Uprising”. Si tratta dell'ultimo album uscito prima della morte di Marley, che contiene alcune delle canzoni più belle dell’artista, oltre che alcuni dei messaggi più significativi. Un disco profondamente spirituale da cui è scaturito il fortunato tour che avrebbe portato al concerto del 27 giugno 1980 allo stadio San Siro di Milano. Fu la sua prima ed ultima volta in Italia. Proprio così. Un evento epocale per il nostro Paese e per la sua musica dal vivo.

All’evento di Milano, che vide la partecipazione di Pino Daniele in qualità di supporter, presero parte oltre 100.000 spettatori, in un clima di festa pacifica scandita da capolavori come la leggendaria 'Redemption Song'. Ebbene sì. La collana “Bob Marley” proseguirà fino a dicembre con successi intramontabili come “Legend”, album reggae più venduto al mondo, “Exodus” e “Natty Dread”. Capolavori in grado di trasmettere l’eredità artistica, sociale e spirituale di un personaggio che, nell’era digitale, continua ad avere un successo straordinario sul pubblico di ogni età, risultando, secondo i Social Media, l’artista più popolare di qualsiasi celebrità postuma, con la pagina Facebook ufficiale seguita da oltre 70 milioni di fan.

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